Il Portale delle Terre del sud
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TgM&M, l'informazione del Sud... Buon anno!!
TgMosil: Avvistata Sharya tra le onde, allontanarsi a dorso di un delfino... Un pianto generale faceva da sottofondo ad una triste giornata autunnale... Good luck baby!
TgMezza: Costruito in piazza l'albero di natale più alto di Isylea. In cima pare che i dryma abbiano piantato la testa di un Khenamita.
Buon 2010 dallo staff di Jah'd Mosil!!!

 

 Il viaggio prima della fondazione

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Jin
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Jin


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MessaggioTitolo: Il viaggio prima della fondazione   Il viaggio prima della fondazione Icon_minitimeMar Ago 25, 2009 12:55 am

JAH’D MOSIL - IL VIAGGIO PRIMA DELLA FONDAZIONE
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In quel periodo Khenam attraversava una grave crisi economica, le cave non fornivano pepite, bloccando così l'intera macchina economica umana.
Le scelte dei consiglieri non erano condivise da tutti: alcuni iniziavano a dubitare fortemente del loro operato.
La minaccia dryma era sempre presente, il sangue di innocenti veniva versato anche a pochi metri dalla città e l'esercito non sembrava saper fronteggiare l'avanzata barbara.
In questo clima due umani, Jin e Mab, trovarono una pergamena misteriosa, che narrava dell'esistenza di una città oltre mare, celata dall'orizzonte.
Il fascino che lo scritto ebbe sui due fu immediato: pensarono che una tale civiltà, tecnologicamente molto più sviluppata di quella umana, potesse offrire anche una società migliore, una migliore classe governativa... una vita migliore.
Subito passarono a setaccio le coste e le isole isyleiane conosciute, chiesero informazioni a destra e manca ... Ma di indizi... Neanche l'ombra.
In una visita a Saratec avvenne la svolta: Jin parlò con un goblin che gli svelò l'esistenza di un continente ad occidente, una civiltà di esseri umani che viveva lontana dalle minacce di Isylea, ai piedi di un altissimo faro.
Per quanto il racconto fosse affascinante non si voleva credere alle parole appena ascoltate... Era pur sempre un goblin che parlava!
Ma, tornando a casa, un' improvviso quanto inaspettato pensiero travolse la mente del nostro.
Pochi anni prima si era innaugurata la prima nave khenamita e, navigando oltre le coste occidentali, alcuni marinai sostenevano di aver intravisto una luce verso ovest...
La stessa nave, per giunta, era da anni e anni abbandonata sulla costa meridionale senza un nessuno che la controllasse... Pareva che il fato volesse quel viaggio... e così fu.
Tornato a Khenam, Jin avvisò subito Mab di quanto scoperto e, insieme, iniziarono a preparare il viaggio.
Ovviamente Khenam non avrebbe mai approvato una simile spedizione: la ciurma doveva essere reclutata con discrezione, con assoluta discrezione.
I vicoli bui della città diventarono palcoscenico di particolari convocazioni, si chiedeva a persone di fiducia di intraprendere un viaggio tanto folle quanto possibile.
Più di venti coraggiose anime aderirono alla causa... Iniziò il viaggio...


VIAGGIO PRIMA DELLA FONDAZIONE

..::Estratti dal diario di Lodrin Querciasecca::..

“Anno 193, 57° giorno dell'autunno: E' notte. Il bosco attorno è buio. La nave si staglia silenziosa ormeggiata in acqua. V'è entusiasmo nei soldati stanchi dall'attesa, nei civili stremati dal viaggio, nei giovani speranzosi.
Iniziamo i preparativi per la partenza.
Anno 193, 58° giorno dell'autunno: Si issano le vele. Sventolano appena in un cielo mattutino, dipinto dai colori dell'alba.
La nave salpa silenziosa.
Rotta verso Sud.
Anno 193, 60° giorno dell'autunno: Il mare sembra essere sconfinato. Esiste davvero qualcosa di infinito? Potremmo scoprirlo in prima persona.
Questi mari sono popolati da squali, ma anche altri pesci che nessuno aveva mai notato prima.
La rotta è cambiata, ci dirigiamo ad Ovest.
Anno 193, 61° giorno dell'autunno: Il caldo sta divenendo soffocante. Il respiro viene a mancare ed i nostri corpi sono ormai pregni di ristagnante sudore.
I barili si stanno svuotando istante dopo istante.
Cambiamo la rotta, verso il Nord.
Anno 193, 61° giorno dell'autunno: Nel mezzo al nulla gli Dei ci hanno richiamati a loro: un gabbiano. Unico volatile incontrato dopo giorni a remare in alto mare.
Lo seguiamo.
Anno 193, 61° giorno dell'autunno: Terra! Stanchi, stremati ed accaldati giungiamo ad una spiaggia.
Un'isola vuota, piccola.
Anno 193, 61° giorno dell'autunno: Il morale inizia a cedere sotto i colpi di umilianti ed inutili sconfitte. Dopo giorni di viaggio ci ritroviamo ad ormeggiare sulle rive di una delle tante isole dell'arcipelago del Sud. Siamo ancora troppo vicini alle nostre native terre, siamo ancora troppo vicini alla giungla.
A terra facciamo rifornimento di cibo ed acqua.
Anno 193, 67° giorno dell'autunno: Rotta verso sud. Si torna verso il caldo opprimente. Si parlava di terre che bruciano, che sia quella la via giusta?
[…]
Anno 193, 87° giorno dell'autunno: Le correnti avverse ci sospingono ad una rotta ormai senza senso. Abbiamo raggiunto l'estremo Sud per poi esser sospinti verso Est e risalire ancora.
Gli spiriti fra alcuni membri dei viaggiatori si scaldano.
La speranza cala, gli animi sono stanchi.
[…]
Anno 194, 13° giorno dell'inverno: I primi sconfitti ci lasciano.
Stanchi di un lungo ed estenuante viaggio, tre di noi ci abbandonano.
Scendono a terra per proseguire alla volta di Khenam
Chissà cosa si saprà di noi in quella città dagli animi oppressi.
Riprendiamo la rotta, verso Nord-Ovest.
[…]
Anno 194, 23° giorno dell'inverno: Cambiamento di rotta. E' appena giunta la sera. Abbiamo raggiunto le coste delle terre dei Giganti e ci dirigiamo nello sconfinato buio ad ovest...
Anno 194, 24° giorno dell'inverno: Notte di burrasca. Nevica dal tramonto, il vento è gelido e si insinua nelle vesti, i più deboli tremano.
Dove sono queste terre che bruciano...?
Anno 194, 25° giorno dell'inverno: In un momento di quiete è stato visto un gabbiano librarsi nel cielo.
Avrà un luogo ove sostare?
Stiamo raggiungendo altre terre?
Il freddo è pungente.
Riprende a grandinare.
La rotta continua: Ovest
Anno 194, 27° giorno dell'inverno: Siamo stati ingoiati da una forte tempesta.
Alcuni uomini sono caduti in mare.
Sono risaliti a fatica.
Le vele si sono strappate in più punti e qualche asse ha scricchiolato più del dovuto.
Aggiriamo la tempesta verso Sud-Est.
Anno 194, 27° giorno dell'inverno: Un'atra tempesta ci ha completamente investiti.
I danni della nave questa volta sembrano ingenti.
Abbandoniamo la rotta verso Ovest per spingerci verso le ormai lontane coste di Isylea ad Est.
Siamo smarriti.
Anno 194, 29° giorno dell'inverno: Gli animi si sono spenti. I corpi sono stanchi.
Vaghiamo senza meta, senza rotta immersi in una nebbia del tutto innaturale.
Troveremo mai la tanto agognata terra...?
Anno 194, 30° giorno dell'inverno: I mari del Nord sono freddi, inospitali, come i suoi cieli.
Il vento è forte e gelido.
Remiamo da giorni senza sosta.
Mangiamo remando.
Beviamo remando.
C'è chi crolla esausto sui remi.
Chi inizia a perdere il controllo di sé.
Siamo in balia di noi stessi.
Anno 194, 33° giorno dell'inverno: Cambiamento di rotta, ci spingiamo nel Nord-Est.
Secondo confusionari calcoli dovremmo aver superato la penisola più a Nord di Isylea.
Ci attende il buio di quei mari glaciali.
Anno 194, 34° giorno dell'inverno: Una nostra vedetta avvista un piccolo arcipelago di isole.
Remiamo con più voga per avvicinarci.
Le speranze si riaccendono.
Anno 194, 36° giorno dell'inverno: Approdiamo su di un'isola montuosa. Piccoli gruppi di esploratori ci riportano vaghe notizie. La vegetazione non è molto differente da quella delle nostre terre, ma strani animali sembrano popolare questi monti, muniti di zanne e corni.
Anno 194, 39° giorno dell'inverno: Sono stati rinvenuti strani resti scheletrici vagamente somiglianti ai Giganti nostrani, con la grande particolarità di avere però una sola orbita oculare nel cranio.
Anno 194, 42° giorno dell'inverno: Ritiriamo l'ancora e salpiamo per il freddo Nord.
Quell'arcipelago resterà solo un vano ricordo nelle nostri menti, o ci condurrà a qualche terra più vasta?
Anno 194, 45° giorno dell'inverno: Venti di tempeste ed onde impervie hanno sballottato la nostra nave facendoci perdere la rotta e l'orientamento.
Siamo sbarcati su di un'isola, la stessa isola lasciata pochi giorni fa: quella delle Zanne.
Un'altra sconfitta.
Un viaggio a vuoto.
La stanchezza pervade i nostri animi e i nostri corpi.
Che gli Dei ci guardino...
[…]
Anno 194, 57° giorno dell'inverno: E' notte. Immersi nel buio di questo mare freddo riscaldiamo le nostre membra remando.
Le mani sono screpolate, arrossate, ma continuiamo.
Alcuni rispolverando un rinvigorito entusiasmo parlando di abbandonare Khenam e fondare un'altra città.
Anno 194, 58° giorno dell'inverno: E' l'alba. Dopo lungo navigare per un mare calmo e piatto con rotta Sud-Est, siamo giunti alle coste delle terre dei Giganti.
Uno dei nostri è tornato a Khenam per recuperare rifornimenti e altri compagni.
Attendiamo.
[…]
Anno 194, 70° giorno dell'inverno: Sostiamo per qualche giorno sulle coste dei Giganti, mentre arrivano rifornimenti e rinforzi da Khenam.
Anno 194, 72° giorno dell'inverno: Lasciandoci le coste dei Giganti ad Est, prendiamo rotta ad Ovest, sulle indicazioni di un errante.
Che sia la volta giusta?
Anno 194, 74° giorno dell'inverno: Abbiamo superato un lungo tratto di mare agitato da avverse correnti o gorghi.
Ce lo lasciamo alle spalle scendendo.
Nuova rotta: Sud-Ovest.
[…]
Anno 194, 81° giorno dell'inverno: Dopo giorni passati nel mezzo ad un mare piatto e sconfinato, una nostra vedetta ha avvistato alcune sagome in lontananza.
Terra ad Est.
Siamo sbarcati su di un'isoletta provvista di fiume.
Facciamo rifornimento di acqua e riposiamo i nostri corpi sulle spiagge.
Anno 194, 83° giorno dell'inverno: Durante la sosta ci accingiamo a riparare i danni più gravi della nave.
[…]
Anno 194, 13° giorno della primavera: Siamo nel profondo Sud-Ovest, fra due correnti avverse e scendiamo ancora.
Abbiamo superato un'ondata calda.
Qualsiasi speranza ormai è solo un vago ricordo.
[…]
Anno 194, 50° giorno della primavera: Lo sconfinato mare si estende attorno a noi e sembra osservarci e deriderci mentre i nostri corpi si indeboliscono giorno dopo giorno. Le razioni sono terminate, non restano che pochi bocconi. Abbiamo avuto i primi morti, essi sono divenuti carne per squali; i prossimi potrebbero divenire cibo per i pochi sopravvissuti…
Anno 194, 57° giorno della primavera: Dopo aver urtato con la prua della nave alcuni detriti di legno, le nostre stanche vedette hanno avvistato terra.
I primi esploratori approdano per tornare dopo sola mezza giornata con volti più fiacchi di prima.
Un’altra, insignificante isola.
[…]
Anno 194, 71° giorno della primavera: Approdiamo alle nostre native terre. Siamo su Isylea così entusiasti di lasciarci le acque alle spalle da non valutare che torniamo sconfitti. […] ”
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